EcoBonus e SismaBonus 110% – Ristrutturazioni a costo zero
Roma, 9 maggio 2020
E’ arrivata ieri la conferma da parte del Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, attraverso la sua pagina Facebook, della volontà di introdurre con il futuro DL Rilancio, previsto per maggio, un nuovo Superbonus al 110% per l’edilizia. Il provvedimento offrirebbe l’inedita possibilità di effettuare i lavori di efficientamento energetico o sismico degli immobili a titolo totalmente gratuito, con uno sconto in fattura per il cliente pari al 100% dell’importo. Se confermata, sarebbe sicuramente un’occasione da non perdere! Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Aggiornamento del 13 maggio 2020: è stata confermata l’approvazione delle misure relative al Superbonus 110%, seguiranno aggiornamenti dopo la pubblicazione del Decreto Legge in Gazzetta.
Aggiornamento del 20 maggio 2020: nella giornata di ieri è stato pubblicato in Gazzetta l’atteso Decreto Rilancio. Studiamolo insieme nel nuovo articolo.
Premessa
In questo periodo di grande emergenza le persone sono costantemente alla ricerca di informazioni, ma può diventare complesso navigare in un oceano di notizie spesso discordanti tra loro, distinguendo tra chi vuole trasmettere una corretta informazione e chi vuole far leva sulle emozioni per secondi fini. Il primo passo da fare è quello di identificare le fonti da cui è tratta la notizia, diffidando di chi non le riporta in modo chiaro ed inequivocabile. Per questo motivo ho deciso di iniziare questo articolo non con facili frasi ad effetto, ma riportando il testo del post Facebook del 8 maggio 2020 del Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.
Nel Decreto Maggio entrerà infatti anche la norma messa a punto assieme al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro: il Superbonus al 110%.
E’ doveroso premettere che la fonte principale è data da un post sui social che fa riferimento ad una manovra, il “DL Maggio”, ancora in fase di definizione, che potrà quindi subire variazioni anche sostanziali durante il suo passaggio alle Camere. Il “DL Aprile”, Decreto Legge n.28 del 30 aprile 2020, è uscito da appena 9 giorni e l’attesa potrebbe quindi essere ancora lunga. La prima bozza del testo dovrebbe essere discussa al Consiglio dei Ministri lunedì 11 maggio, successivamente, si passerà all’approvazione alle Camere. L’intenzione del Governo sembra comunque quella di arrivare al testo definitivo in tempi brevi, forse già la prossima settimana. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge si dovrà inoltre attendere la sua conversione in Legge, che potrebbe a sua volta comportare ulteriori modifiche ai contenuti del provvedimento. Per questi motivi vi raccomando di concedere il beneficio del dubbio a quanto di seguito riportato.
Le prime anticipazioni sul DL Maggio: Superbonus al 110%
Entriamo ora in merito di cosa è trapelato fino ad oggi in merito ai nuovi provvedimenti. Al contrario dei Decreti Legge di Marzo ed Aprile, che recavano sostanzialmente misure straordinarie di incentivo per consentire la sopravvivenza di tutte quelle attività che maggiormente risentivano della crisi sanitaria in atto, con il Decreto Legge di Maggio sono previste le prime misure di incentivo per la ripresa economica del nostro Paese. Si passa quindi dai “Decreti Cura Italia” ad un vero e proprio “Decreto Rilancio”. Nei giorni scorsi è stata diffusa una BOZZA DEL DL RILANCIO che riporta tutti i provvedimenti che saranno discussi al prossimo Consiglio dei Ministri del 11 maggio.
Tra i diversi interventi proposti dal Ministero dello Sviluppo Economico, quello di cui tratteremo specificatamente in questo articolo è il nuovo Superbonus per l’edilizia, che prevede le famose detrazioni fiscali al 110% di cui parlava il Ministro Stefano Patuanelli. Questo bonus dovrebbe essere destinato a tutti quegli interventi legali alla riqualificazione energetica ed alla riqualificazione sismica degli edifici esistenti, ovvero i classici Ecobonus e Sismabonus, che fino ad oggi davano accesso a detrazioni fiscali rispettivamente fino al 75% e al 85%.
Nella bozza del DL Rilancio, datata 5 maggio 2020 ore 9:30, al punto 26. (Agevolazioni straordinarie per gli interventi di efficienza energetica negli edifici) dei provvedimenti del MISE, riguardanti gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, nelle note si legge:
La proposta prevede agevolazioni straordinarie per gli interventi di efficienza energetica negli edifici, disponendo la detrazione, nella misura del 120%, delle spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2022, per:
– interventi di isolamento termico delle facciate e/o delle coperture (come ad esempio cappotto termico);
– interventi di sostituzione degli impianti termici con pompe di calore, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o impianti di microcogenerazione;
– gli interventi di sostituzione degli impianti a gasolio con quelli più efficienti in termini energetici ed emissivi.
Gli interventi di efficientamento energetico godono della medesima aliquota del 120%.
Successivamente viene quello che è forse il punto di maggiore interesse, ovvero la possibilità di eseguire i lavori in forma totalmente gratuita:
Il soggetto avente diritto alle detrazioni può optare per un contributo pari al 100 per cento delle spese sostenute, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e a quest’ultimo rimborsato sotto forma di credito d’imposta, pari al 120 per cento delle spese sostenute, da utilizzare esclusivamente in compensazione in cinque quote annuali di pari importo.
Sostanzialmente viene offerta la possibilità di cedere la detrazione fiscale all’impresa esecutrice, ottenendo uno sconto sui lavori pari al 100% del loro importo, mentre l’impresa manterrà un margine di guadagno del 20% grazie ad una detrazione fiscale pari al 120% dell’importo lavori da godere nei successivi 5 anni. Nella bozza di legge si legge anche un ulteriore, fondamentale, passaggio: l’impresa esecutrice può a sua volta cedere il credito fiscale ad un soggetto terzo. Vedremo in seguito perché questa ulteriore aggiunta rappresenta in realtà un punto fondamentale del provvedimento.
Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro, ha espresso la volontà di includere all’interno di queste detrazioni anche gli interventi di pulitura, tinteggiatura esterna, recupero, restauro, rinnovamento e consolidamento delle facciate, incrementando il bonus facciate precedentemente fissato al 90%.
Al punto 27. (Detrazione delle spese per l’installazione degli impianti solari fotovoltaici sugli edifici) è invece affrontata l’eventualità in cui si decida di procedere alla semplice installazione di impianti fotovoltaici, senza una completa riqualificazione energetica dell’immobile. Anche in questo caso le modalità di detrazione sono le medesime del punto procedente, ma viene fissato un limite di spesa pari a 48.000€.
Al punto 29. (Agevolazioni straordinarie per gli interventi di adeguamento sismico degli edifici) viene trattato in maniera analoga ai precedenti l’aspetto riguardante la riqualificazione sismica degli edifici:
[…] Accresce inoltre la misura della detrazione:
– al 120 % quando da tali interventi derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore;
– al 120 % qualora siano realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici, allo
scopo di ridurne il rischio sismico anche con variazione volumetrica rispetto all’edificio preesistente, ove le norme urbanistiche vigenti consentano tale aumento;
– al 120% qualora siano realizzati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3.
Il precedente Sismabonus prevedeva diverse soglie per le detrazioni, che potevano variare dal 70% al 85% in base all’entità del miglioramento sismico ed al tipo di soggetto che ne faceva richiesta (singolo individuo o condominio). Per maggiori informazioni, vi rimando alla lettura dell’articolo scritto in occasione dell’uscita della prima versione di Sismabonus. Anche in questo caso la possibilità di usufruire di uno sconto sui lavori pari al 100% del loro importo, con possibilità per l’impresa esecutrice di cedere a terzi il credito fiscale del 120%.
Nella bozza delle misure di questo Decreto Legge si parla di detrazioni del 120%, tuttavia, stando alle parole del Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, sembra che tale soglia sia stata ridimensionata al 110%. Tale modifica non altera il provvedimento per chi intenda richiedere lo sconto immediato sui lavori, assottigliando invece il margine di guadagno per le imprese o per i soggetti che preferissero usufruire in prima persona delle detrazioni fiscali, senza operare cessioni del credito. Anche sul termine entro cui sarà possibile ricorrere a tali incentivi c’è al momento grande incertezza, che sarà chiarita solo con la pubblicazione del Decreto Legge.
Un esempio concreto di applicazione del nuovo SuperBonus
Proponiamo ora un esempio concreto di come queste misure potrebbero trovare applicazione nel mondo dell’edilizia.
- Il nostro condominio delibera l’esecuzione di lavori sulle facciate che comprendano l’installazione di un cappotto termico, con conseguente riqualificazione energetica dell’edificio.
- L’importo dei lavori preventivato dall’impresa è pari a 200.000€ e il condominio decide di usufruire dello sconto immediato pari al 100%.
- Vengono eseguiti i lavori di riqualificazione energetica e sulle facciate, l’impresa fattura regolarmente al cliente secondo le modalità concordate alla stipula del contratto, ma in ciascuna fattura riporta uno sconto pari al 100%, di conseguenza l’importo dovuto è sempre pari a 0€.
- L’impresa esecutrice svolge i lavori a sue spese e potrà usufruire nei 5 anni seguenti di una detrazione fiscale del 110%, che si traduce in un risparmio di 44.000€ l’anno, per 220.000€ totali.
- Qualora non abbia liquidità per eseguire i lavori a suo carico, oppure il suo bilancio non sia tale da poter usufruire a pieno di una detrazione annua di 44.000€, l’impresa esecutrice ha facoltà di cedere a sua volta il credito d’imposta ad un soggetto terzo, monetizzandolo in tempi rapidi.
Considerazioni finali
Come è facile intuire, queste misure rappresentano una novità senza precedenti nel mondo dell’edilizia, che per la prima volta vede la possibilità di eseguire lavori in forma totalmente gratuita per il cliente. Rappresenta di fatto un’occasione unica ed irripetibile per migliorare a costo zero le prestazioni energetiche e sismiche degli immobili italiani. Occorrerà tuttavia agire in tempi estremamente rapidi, in quanto il mercato rischia di saturarsi rapidamente per via dell’elevato numero di richieste che potrebbero pervenire a partire dall’entrata in vigore del provvedimento.
Non perdere tempo, contattaci per un preventivo gratuito e senza impegno, studieremo insieme il tuo caso specifico e vedremo quali interventi sarà possibile realizzare a costo zero.
Per le imprese che prima si attrezzeranno per offrire ai loro clienti l’accesso a queste forme di incentivo, tale provvedimento rappresenta una enorme occasione per incrementare in modo sostanziale la propria attività. Restano tuttavia da chiarire la tipologia di soggetti terzi e le modalità con cui l’impresa potrà operare la cessione del credito, in quanto si suppone che ben poche dispongano della liquidità necessaria a finanziare i lavori. Questa al momento è la maggiore incognita del provvedimento, che potrà essere chiarita solo dopo la sua definitiva emanazione.
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